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Un reportage di Report su porti e posti di lavoro ‘nascosti’ nei container

La trasmissione di Raitre ha intervistato il presidente della trevigiana Dba Group Francesco De Bettin sulle opportunità del nostro paese che ha quasi 8 mila chilometri di coste. Serve un sistema integrato d’infrastrutture

Anche il sogno può essere digitale. Il sogno di creare centinaia d’imprese e di posti di lavoro nell’entroterra dei porti italiani è stato raccontato nel reportage di Michele Buono in onda sull’ultimo numero di Report lunedì scorso. E ha avuto anche un protagonista trevigiano, Dba Group, l’azienda di Villorba (Treviso) specializzata nella connettività delle reti.

Il porto dei Paesi Bassi di Rotterdam movimenta tanti container quanti quelli dell’intero sistema portuale nazionale. La città olandese ha 40 chilometri di costa, l’Italia è una piattaforma nel Mediterraneo di fronte a Suez, che chilometri di costa ne ha ben 7.600. Eppure non funziona.

Collegamenti ferroviari, profondità dei fondali, banchine e gru non sono condizioni sufficienti. Occorre un sistema integrato di porti e d’infrastrutture, e tra queste quelle immateriali come la banda larga e i big data. E serve che il sistema sia intelligente, il movimento veloce.

È qui il ruolo di Dba Group. Grazie ai sistemi di comunicazione digitale i flussi di navi, camion, container sono intercettati su grandi distanze, incastrati tra loro e coordinati. E la ricchezza alla quale punta il reportage di Report sta proprio dentro quei container che non devono passarci sotto il naso e portare lavoro e ricchezza solo lontano da qui. Essi trasportano merci che devono essere lavorate, e quegli interventi valgono almeno un punto di Pil italiano e possono essere assemblate nei retroporti, come Michele Buono chiama le aree speciali in terraferma. «L’Italia ha ancora molte chances per realizzare il sogno, difettiamo di alcune condizioni – spiega il presidente di Dba Group Francesco De Bettin intervistato da Report – ma è in movimento nel globo e ci arriva incontro una grande massa di merci. L’occasione per i porti del Mediterraneo e per l’Italia è gigantesca. Dba Group è già presente in alcuni dei principali gangli dal Mar Caspio all’Alto Adriatico e Alto Tirreno, oltre che lungo lo Stivale».

La simulazione di Report ha rivelato alcuni buchi neri nel sistema; ha indicato soprattutto i modi per portare in casa nostra così tanta ricchezza che qui arriva, ma non si ferma.

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