Il CEO di Intel Corporation (NASDAQ: INTC) Pat Gelsinger sta tornando alla società in cui ha lavorato per 30 anni e gli investitori contano sull’auto-consacrato “chief geek” per una svolta nella società in difficoltà.
Era necessario un cambiamento
Intel ha confermato Gelsinger come CEO lo scorso mercoledì, e sostituirà Bob Swan da febbraio, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Gelsinger arriva in un momento in cui l’iconico gigante della tecnologia sta perdendo quote di mercato contro rivali più piccoli.
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Intel è anche nel mezzo di una crisi di identità mentre sta cercando di capire se è un progettista di chip, un produttore di chip o entrambi. Al contrario, i rivali di Intel eccellono in uno dei due, non in entrambi i rami.
Swan si è distinto anche nella storia di Intel come solo il secondo CEO in cinque decenni di attività a non avere un background in ingegneria. In particolare, Swan è stato promosso a CEO quando era il capo finanziario.
Al contrario, Gelsinger è entrato a far parte di Intel nel 1979 all’età di 18 anni e nel giro di 12 anni è diventato vicepresidente. Tre anni dopo è stato nominato Chief Technology Officer di Intel.
Gelsinger eccelleva nel rimanere fedele alla “Legge di Moore”, una teoria che impone che il numero di transistor su un chip dovrebbe raddoppiare ogni due anni, secondo il WSJ.
Trascorsi di successo
Il nuovo CEO di Intel è descritto come un leader analitico, caparbio e meticoloso, secondo il WSJ. Ha supervisionato molti lanci di successo durante la sua carriera in Intel, inclusi i processori 386 e 486, vitali nel boom del personal computer negli anni ’90.
Ha anche svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo di porte USB e tecnologie Wi-Fi.
Ha lasciato Intel nel 2012 per ricoprire il ruolo di CEO di VMware, un produttore di software aziendale. La sua leadership ha aiutato l’azienda non solo a raddoppiare le vendite, ma a guidare l’azienda nella giusta direzione. Ha deciso di eliminare l’attività di cloud computing di VMware e si è concentrato sulla generazione di profitti attraverso le partnership.
Sfide in arrivo
Gelsinger ha lasciato Intel quando era il produttore di chip più prezioso, ma ora quel titolo è stato passato a Nvidia. Difatti, Nvidia e altri rivali si stanno muovendo velocemente per capitalizzare la posizione indebolita di Intel.
Nvidia sta cercando di acquisire Arm Holdings come quello che potrebbe essere il più grande accordo di fusione e acquisizione nella storia del settore. La rivale più piccola Advanced Micro Devices sta cercando di acquisire Xilinx come parte di un accordo da $35 miliardi.
Gelsinger dovrà anche lottare con l’investitore attivista Dan Loeb che ha criticato a voce alta alcuni aspetti di Intel e delle sue “acquisizioni fallite”. Ma il CEO entrante ha il sostegno di Loeb, anche se il supporto dovrà tradursi in risultati tangibili.
Infine, Intel ha dissanguato talenti nel corso degli anni e il nuovo CEO dovrà risolvere questo problema. In particolare, l’ingegnere capo Venkata Renduchintala ha lasciato l’azienda l’anno scorso insieme all’esperto progettista di chip Jim Keller.