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Vendemmia “sburocratizzata” in Veneto

Da anni gli imprenditori si lamentano dei disagi per il trasporto dei mosti alla cantina di trasformazione. Grazie ad un accordo Coldiretti-Confartigianato Autotrasportatori i tempi diminuiranno e ci saranno meno difficoltà per i viticoltori

Oltre alla raccolta dei grappoli e alla loro successiva lavorazione, tra le fasi della vendemmia rientra anche il trasporto di mosti e vini nuovi dall’azienda alla cantina di trasformazione. In questi giorni sulle strade è un via vai di camion carichi di Pinot Grigio, Nero, Chardonnay che come prime varietà in termini qualiquantitativi fanno presagire un ritorno alle migliori annate dopo un 2017 di scarsa produzione. Con il Prosecco – spiega Coldiretti –  i volumi aumenteranno attivando un circuito virtuoso che con 2 miliardi di euro di export porta il Veneto regione traino a livello nazionale. I tragitti verso le sedi degli imbottigliatori comportano una complessità di disservizi ormai registrati come storici per il settore. D’intesa con Confartigianato Autotrasportatori, Coldiretti rende noto che da quest’anno sarà sufficiente attendere solo un’ora dall’invio della Pec all’ Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi Agroalimentari del Ministero per accendere il motore e partire verso la destinazione. In precedenza – spiegano i tecnici del servizio vitivinicolo regionale – non era previsto un tempo massimo di attesa e vigeva l’incertezza di procedere. Ricevuta di ricezione e un documento di accompagnamento bastano, lo conferma una circolare a firma del Direttore Generale dell’Istituto, che così rassicura autotrasportatori e vitivinicoltori agevolati da una semplificazione burocratica non indifferente per la loro l’attività.

 

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