E nel mentre si discute di questo da tutta Italia arrivano video in redazione di attività commerciali bar ristoranti in piena sofferenza. Attività economiche vuote e piazze piene di cittadini che civilmente dimostrano il loro dissenso attraverso l’apertitivo sociale, tenendosi i loro soldini in tasca!
Il video che qui appresso pubblichiamo e’ proprio uno di questi che ci e’ pervenuto in redazione e che abbiamo deciso di pubblicare senza alcun nostro giudizio che lasciamo invece ai nostri lettori, nell’auspicio di una costruttiva e favorevole ripresa del buon senso , dove, non manchera’ alle istituzioni e alla politica tenere conto di questi segnali, verso una pace sociale.
Treviso Piazza dei Signori 11/02/2022
Dal giorno in cui si è iniziato a parlare di Green pass le perplessità e i dubbi sulla validità, l’utilizzo nonché la legittimità di questo strumento si sono avvicendati in maniera copiosa senza però ostacolarne troppo il suo percorso di affermazione.
Ora però si punta a rimettere tutto in discussione e per capire se questo sia possibile dobbiamo sguardare alle dichiarazioni e alle richieste avanzate dallo stesso Consiglio. Partiamo dalle prime.
Il punto focale della questione e la connessione tra Green pass e l’obbligo di vaccinazione a causa della forza stringente del primo che rende concreta, seppur in maniera ufficiosa, la seconda variabile. Questa dimensione di obbligo non è apprezzata dall’assemblea degli stati.
Il concetto di Green pass inoltre, secondo il report, sarebbe «contrario alla scienza» perché strumento politico non capace di rispecchiare il valore temporale reale di durata dei vaccini. Le stesse modificazioni del suo spettro di durata non sembra coincidono con considerazioni di natura scientifica.
Secondo il report si dovrebbe:
-informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non vuole;
-garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato.
A Strasburgo, città dove ha sede l’organizzazione del Consiglio d’Europa, viene ufficialmente bocciato il Green Pass.
Le comunicazioni in questione sono state riprese da IlFattoquotidiano che, prendendo visione dell’ultimo report stilato dall’assemblea degli stati membri, ha diffuso la notizia. Sebbene l’ente sia distinto dagli organi UE e questo verdetto non risulti affatto vincolante per le nazioni che sono parte della comunità europea, la notizia risulta rivelante per le motivazioni addotte dai suoi portavoce: il documento sarebbe da considerarsi uno strumento «discriminatorio» con funzione «punitiva».