La politica, ha ammonito il Governatore della Banca d’Italia ricordando la figura del banchiere ed economista Raffaele Mattioli, «non può fare a meno dell’approfondimento, non si può parlare senza sapere di cosa si parla»
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«L’economia è problematica, noi viviamo tempi difficili dove i prezzi potrebbero scendere e se scendono troppo potremmo andare in deflazione con effetti sui debiti pubblici» elevati. A dirlo è il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervenendo a Lanciano (Chieti) alle “Giornate dell’economia Marcello De Cecco”. La politica, ha ammonito Visco ricordando la figura del banchiere ed economista Raffaele Mattioli, «non può fare a meno dell’approfondimento, non si può parlare senza sapere di cosa si parla».
Tra i temi toccati nel suo intervento anche il ritardo tecnologico e di digitalizzazione di cui soffre l’Italia. «Magari» fosse «colpa del liceo classico» che alcuni economisti ora «vogliono abolire», ha sottolineato Visco, secondo cui la ragione del ritardo non risiede nel fatto che «siamo un paese di cultura umanistica. In realtà c’è anche poco di quella». Si tratta di «un falso problema» e anzi, come insegna l’esperienza del banchiere Mattioli, «mettere assieme la cultura umanistica, la storia e le scienze» è utile. Il problema da risolvere è piuttosto la « separazione» tra i due mondi. E quindi «è profondamente sbagliato dire: chiudiamo il liceo classico» e smettiamo di «studiare latino e greco».