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Visco difende la Bce ma attenzione agli effetti collaterali dei tassi negativi

Il rischio che le politiche monetarie ultraespansive possano compromettere la stabilità dei mercati finanziari è stato più volte segnalato dall’Fmi, durante i meeting anuali in corso a Washington. È il rovescio della medaglia degli interventi delle Banche centrali, che «hanno fatto del loro meglio», attenuando gli effetti della guerra dei dazi sull’economia mondiale. Senza di loro, secondo l’Fmi, la frenata sarebbe ancora più forte.

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«La politica monetaria – ha affermato Visco – deve essere agevolata anche da una politica di bilancio efficace, soprattutto nei Paesi dove questo è possibile perché c’è quello che si chiama un ampio spazio fiscale». È, questo, un altro dei temi ricorrenti dei meeting del Fondo:«La politica monetaria non può essere the only game in town», hanno affermato il capo-economista dell’Fmi, Gita Gopinath, e il direttore generale, Kristalina Georgieva.

Visco ha poi fatto riferimento alle recenti polemiche sulla Bce e su Mario Draghi: «La disputa all’interno del board è stata sugli strumenti. E su questo si può anche discutere. Io preferirei che le discussioni fossero all’interno del consiglio, eventualmente anche assegnando le responsabilità delle opinioni ai singoli membri del consiglio, anziché aver luogo al di fuori, in questo modo un pochino episodico e anche non tanto bello da vedere».

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