L’inventore del microcredito e premio Nobel per la pace 2006, creatore della ‘banca dei poveri’: “I salari sganciati dalla produzione fanno dell’uomo un essere improduttivo, un povero vero. Privilegiare la dignità delle persone e il valore del tempo”
“Il reddito di cittadinanza rende più poveri, non è utile a chi è povero e a nessun altro, è una tipica idea di assistenzialismo occidentale e nega la dignità umana“. Ad affermarlo è nientemeno che il creatore della ‘banca dei poveri’ Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese, premio Nobel per la pace 2006, che con questa parole dà ragione al passo indietro del governo finlandese sulla questione.
“I salari sganciati dal lavoro rendono l’uomo un essere improduttivo, ne cancellano la vitalità e il potere creativo – ha detto l’inventore del microcredito alla Stampa – il reddito di cittadinanza è la negazione dell’essere umano, della sua funzionalità, della vitalità, del potere creativo. L’uomo è chiamato a esplorare, a cercare opportunità, sono queste che vanno create, non i salari sganciati dalla produzione, che per definizione fanno dell’uomo un essere improduttivo, un povero vero“.
Europei ossessionati dal lavoro. Secondo Yunus l’Europa ha un limite enorme: “L’Asia avrebbe bisogno di molte cose che in Europa ci sono e ci sono da tanto tempo, ma trovo che da voi ci sia un pensiero unico che limita gli slanci. Mi spiego meglio: le società europee sono ossessionate dal lavoro, tutti devono trovare un lavoro, nessuno deve rimanere senza lavoro, le istituzioni si devono preoccupare che i cittadini lavorino”.
“Invece in Asia la famiglia è il luogo più importante e non c’è questo pensiero fisso del lavoro: esiste una sorta di mercato informale, in cui gli uomini esercitano loro stessi come persone. Penso che la lezione positiva che viene dall’Asia sia quella di ridisegnare il sistema finanziario attuale, privilegiando la dignità delle persone e il valore del loro tempo“.