“Le Zone Economiche Speciali sono un motore di sviluppo che deve necessariamente decollare nel mezzogiorno. Si tratta di un tema rilevante, considerando che l’avvio delle Zes offrirebbe grandi opportunità alle imprese e anche ai professionisti di tutto il Sud Italia. Si andrebbe infatti a operare in una sorta di “area protetta” e fiscalmente vantaggiosa che all’estero ha dato risultati più che positivi. L’auspicio è che il governo acceleri in questo senso, c’è stata una prima svolta con il ministro Mara Carfagna, adesso serve uno sforzo comune per arrivare a un risultato positivo per tutti. Con il Pnrr saranno messe in campo risorse importanti, abbinare gli investimenti economici all’avvio delle Zes potrebbe davvero rappresentare una svolta per tutto il meridione”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, aprendo il webinar “Zes: un’opportunità per lo sviluppo del mezzogiorno”.
Achille Coppola (segretario nazionale dei commercialisti italiani), ha sostenuto che “la missione Zes è particolarmente complessa: occorrerebbe fare sistema, integrare i sistemi di trasporto, le aree di sviluppo industriale, enti e istituzioni. Una grande complessità specie per un Paese come l’Italia, ma andrebbe fatto uno sforzo comune perché le possibilità sono infinite. Un altro problema è che le risorse non paiono adeguate rispetto a quanto si dovrà fare, e manca anche una governance stabile. Auspichiamo inoltre una forte semplificazione”.
Secondo Liliana Speranza (consigliere dell’Odcec Napoli )“le Zes sono nate quattro anni fa, ma mai decollate. Nel Pnrr sono previsti 600 milioni per le infrastrutture e molte altre risorse per i porti.
L’economia del mare è la più forte in Italia, negli anni Sessanta sono nate zone franche in Italia, perché non farlo anche nel mezzogiorno? Penso soprattutto alle isole del golfo. Grande attenzione anche alla semplificazione, la burocrazia rallenta le idee di sviluppo ma il sistema dei porti resta una grande opportunità per Napoli e il mezzogiorno”.
Andrea Annunziata (presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale), ha invece evidenziato come sulla Zes ci sia già stata “una lunga fase di confronto. Oggi abbiamo bisogno di entrare nel vivo e sarebbe fondamentale il lavoro dei commercialisti, che potrebbero rappresentare la spina dorsale di questo progetto. Il primo obiettivo è fare presto: le Zes sono circa quattromila nel mondo, hanno grande importanza. Noi come Autorità siamo pronti, anche se fortemente sotto organico”.
Al webinar sono intervenuti anche Arturo Capasso (presidente commissione Economia del Mare Odcec di Napoli), Riccardo Realfonso (coordinatore del tavolo tecnico Regionale ZES), Fabrizio Vettosi (managing director VSL Club), Domenico De Crescenzo (vicepresidente Fedespedi), Paola Coppola (ordinario di docente Diritto Tributario dell’Università degli studi di Napoli Federico II), Massimo Clemente (direttore Cnr Iriss).