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MI CHIAMO MIRO HO QUATTRO ANNI E FACCIO LO CHEF. L’ALLEGRA CUCINA DI UN BIMBO E DI UN PAPÀ

Mi chiamo Miro ho quattro anni e faccio lo Chef

da un’idea di LUCA RUSSO, con le ricette di FRANCESCA ALESSANDRA GIANSANTI, prefazione di (GIORGIONE) Giorgio Barchesi
È disponibile su Amazon e tutte le altre piattaforme digitali il libro Mi chiamo Miro ho quattro anni e faccio lo Chef, un divertente e irriverente ricettario nato dall’idea di un papà (Luca Russo) che, per quattro anni, ha deciso di raccogliere scrupolosamente tutte le ricette strampalate inventate da suo figlio.

Luca Russo papa’ di Miro

Il piccolo Miro, infatti, da sempre ama giocare con suo padre al “Ristorante da Miro al Confattone”, dove può esprimere al meglio tutto il suo estro creativo, unendo fra loro sapori a dir poco bizzarri.

Grazie alla collaborazione con la chef Francesca Alessandra Giansanti, però, quegli abbinamenti culinari dal taglio “surreale”, diventano delle vere e proprie ricette gourmet.

Miro

La Giansanti, infatti, riesce a cogliere la potenzialità di abbinamenti atipici e a dargli un senso. Ciò che ne esce fuori è un insieme di ricette capaci di divertire un pubblico di ogni età e soddisfare anche i palati più raffinati.

A realizzare la prefazione del libro è stato il celebre Giorgio Barchesi, meglio conosciuto come “Giorgione”, celebre conduttore televisivo, scrittore e ristoratore che, fin da subito, ha apprezzato l’originalità del progetto editoriale.

NOTE DI LUCA RUSSO

“Cari papà e mamme appassionati di cucina, date i giusti ingredienti ai vostri bimbi e trasformate la cucina nel più bel gioco di sapori, saperi e creatività! E poi assaggiate tutto, mi raccomando!”.

NOTE DI FRANCESCA ALESSANDRA GIANSANTI

Francesca Giansanti

“Lavorare alle ricette del libro di Miro è stata un’esplosione di creatività. Abbinamento dopo abbinamento, mi rendevo conto che le fantasiose idee di un bambino mi stimolavano moltissimo. Creando ricette adatte sia ai grandi che ai bambini, ho avuto la possibilità di ripercorrere un sentiero gastronomico legato alla mia infanzia, fatto di sapori conosciuti e ‘ritrovati’ che mi hanno ricordato tantissime storie, aneddoti ed avventure che ho vissuto da piccola. D’altronde, la cucina è davvero una favola…”.

 

 

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