Saranno la ‘Globalizzazione 4.0’, e i suoi meccanismi, il tema centrale della riunione annuale del World Economic Forum, che si apre questa settimana a Davos, in Svizzera. Ma gli argomenti che affronteranno gli oltre 3.000 leader del mondo imprenditoriale, finanziario, governativo, accademico, della società civile, delle arti e della cultura del mondo saranno i più vari nelle oltre 350 sessioni di lavoro previste. I big del pianeta discuteranno anche di ambiente, cybersecurity, riforme istituzionali, sfide globali e crescita economica.
I grandi assenti
La vera star sarà il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, uno dei principali protagonisti di questa edizione, che promette di presentare “un Brasile diverso”, così come ha scritto su Twitter. Quest’anno si segnalano grandi assenze, a partire da quella del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha annullato la sua visita a causa dello shutdown e del conseguente taglio delle spese dell’amministrazione Usa, deciso dallo stesso Trump nella sua battaglia per costringere il Congresso a finanziare il muro lungo il confine con il Messico. Non ci sarà nemmeno una delegazione americana a Davos, dove sono attesi il segretario di Stato Mike Pompeo e il tesoriere Steven Mnuchin.
Altro importante assente sarà la premier britannica, Theresa May, nel mezzo dell’incertezza sulla Brexit, una questione che preoccupa le grandi aziende che temono una via d’uscita senza un accordo dell’Unione Europea alla data prevista del 29 marzo. Non sarà presente nemmeno il presidente francese Emmanuel Macron, che affronta le proteste dei “gilet gialli”. Parteciperà ad un panel di discussione, invece, la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il programma ufficiale copre moltissimi argomenti, dall’inquinamento plastico alla felicità, dall’intelligenza artificiale al ruolo delle donne nelle aziende. Ma Davos è ancora in primo luogo un luogo di incontro per l’élite del Pianeta. I lavori partiranno ufficialmente martedì ma già lunedì sono previsti due importanti appuntamenti: il Fondo Monetario Internazionale pubblicherà le sue previsioni sull’economia mondiale, lo stesso giorno in cui Oxfam pubblica il suo rapporto annuale sulle disuguaglianze.
Per l’Italia ci sono Conte e Tria
Il vertice della celebre cittadina dei Grigioni vedrà, per quanto riguarda l’Italia, la partecipazione del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Il primo sarà il protagonista di uno “special address” fissato per mercoledì pomeriggio, il secondo prenderà parte nella stessa giornata ad un dibattito sulla crescita europea con il Commissario Europeo Pierre Moscovici.
A latere del summit, probabile che Davos sia l’occasione anche per un primo incontro, dopo l’arresto di Cesare Battisti, tra Conte e il presidente brasiliano, anche lui presente al summit. Tria e Moscovici, invece, avranno modo di discutere della situazione dei conti pubblici italiani e di fare il punto sul negoziato tra Roma e Bruxelles: probabile che il ministro italiano aggiorni il commissario Europeo sull’evoluzione del nostro deficit.
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