Secondo i medici non c’erano più speranze, ma Trenton McKinley, 13 anni, la pensava diversamente: ha dato segni di vita 24 ore prima di essere dichiarato ufficialmente morto. Adesso per tutti è “Miracle Boy”. Il video
I genitori avevano già autorizzato l’espianto degli organi. Ma Trenton McKinley, un 13enne dell’Alabama, adesso parla e cammina. Era stato ricoverato dopo un gravissimo incidente e per i medici non c’erano più speranze. Per la sua famiglia solo Dio poteva salvarlo, e adesso il ragazzino del miracolo va in onda in tv, dalla Bbc alla Fox.
La storia. Quel giorno Trenton era nella roulotte trainata dall’auto dei suoi genitori. Per dinamiche ancora da chiarire, però, il caravan a un certo punto del viaggio si è capovolto e il ragazzino è stato sbalzato fuori, per essere poi colpito alla testa dal mezzo stesso. Quand’è arrivato in ospedale, Trenton aveva sette gravi fratture al cranio: è stato così sottoposto a diversi interventi chirurgici, con conseguenze inimmaginabili, dal malfunzionamento dei reni a più di un arresto cardiaco. A quel punto i medici hanno dovuto dire alla famiglia che non c’erano più speranze.
I genitori, con estrema generosità ma con la speranza inespressa del miracolo, hanno acconsentito alla donazione degli organi, che avrebbero dovuto essere trapiantati a cinque bambini. “Abbiamo detto di sì, anche perché questo obbligava l’ospedale a tenere in vita Trenton, almeno finché i suoi organi non sarebbero stati pronti per l’espianto“.
Finché c’è vita c’è speranza. Trenton però aveva altri progetti: ha deciso infatti che non era ancora arrivato il tempo di andarsene. Il giorno prima del distacco definitivo dalle macchine, il ragazzino ha mostrato qualche segno di vita. “Il giorno dopo avrebbe dovuto sostenere il suo ultimo elettroencefalogramma per dichiararlo cerebralmente morto, ma improvvisamente ha dato segni di vita e il test è stato cancellato“, ha raccontato la madre, Jennifer Reindl, alla Bbc. Insomma, Trenton si è svegliato solo 24 ore prima che fosse troppo tardi.
La raccolta fondi su Facebook per le spese mediche. Per i genitori è un miracolo, punto. Trenton non ricorda quasi nulla, rammenta solamente di essere caduto sull’asfalto e che la roulotte gli è caduta addosso. Poi il buio. La sua convalescenza sarà lunga, e nel suo futuro sono in programma altri interventi chirurgici. Però è vivo, e la sua famiglia ha avviato una raccolta fondi su Facebook per finanziare le spese mediche.