(ANSA) – ALGERI, 02 MAR – Circa duemila algerini, in
maggioranza studenti, sono scesi di nuovo in piazza nella
capitale Algeri contro il regime, nonostante il divieto di
assembramento.
Per la seconda settimana consecutiva, giovani manifestanti,
accompagnati da insegnanti e sostenitori, hanno marciato da
Piazza dei Martiri, ai piedi della Casbah nella città vecchia.
Bloccati dalla polizia all’inizio del corteo, hanno resistito e
dopo alcuni tafferugli hanno avuto la meglio. A promuovere le
manifestazioni è il movimento antigovernativo Hirak, molto
presente anche sui social. Le proteste sono iniziate giusto un anno fa, prima delle
chiusure per la pandemia, con gli studenti in marcia ogni
martedì ad Algeri. Dopo 11 mesi di interruzione, il 22 febbraio
gli algerini sono tornati in piazza per celebrare il secondo anniversario di Hirak, nonostante l’invito del premier Abdelaziz
Djerad, reiterato ieri, “ad evitare, con ogni responsabilità,
situazioni di affollamento”.
I manifestanti contestano al presidente Abdelmadjid
Tebboune, eletto nel dicembre 2019, di essere “è salito al
potere con la frode, e con l’appoggio dei militari”. Tebboune ha
parlato ieri sera in televisione assicurando che le richieste
del “vero Hirak popolare” “sono state soddisfatte” per la
maggior parte. Ha respinto le sollecitazioni alla
smilitarizzazione dello Stato e ha definito le proteste una “controrivoluzione finanziata dal denaro sporco”. (ANSA).
Fonte Ansa.it