Terremoto politico in Algeria. Il presidente Abdelaziz Bouteflika ha nominato un nuovo governo con 27 ministri, di cui solo sei provenienti dal precedente esecutivo. Tra gli altri, lascia il vicepremier e ministro degli Esteri Ramtane Lamamra. Lo afferma un comunicato ufficiale della presidenza, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Aps. Resta invece il generale Ahmed Gaid Salah, capo di stato maggiore, che rimane viceministro della Difesa. È stato proprio Salah a proporre, alcuni giorni fa, l’attuazione di meccanismi costituzionali per rimuovere il presidente Bouteflika dal potere. Il nuovo esecutivo è guidato da Noureddine Bedoui, designato premier l’11 marzo.
Intanto Ali Haddad, uno degli imprenditori più in vista in Algeria nonché sostenitore di primo piano di Bouteflika, è stato arrestato mentre cercava di attraversare il confine con la Tunisia. Lo afferma una fonte di sicurezza algerina.
Chi è l’uomo d’affari arrestato
L’uomo d’affari, definito da Forbes uno degli imprenditori più abbienti del Paese, è considerato politicamente molto vicino a Bouteflika, che si è visto costretto a rinunciare alla propria candidatura per un quinto mandato alla presidenza a causa delle crescenti proteste che stanno attraversando il Paese. Non sono state forniti motivazioni riguardo all’arresto. Su Haddad non vi erano pendenze giudiziarie, nè era sottoposto ad alcun divieto d’espatrio.
Dal 2014 Haddad era il presidente del Forum degli imprenditori algerini, l’organizzazione principale dei datori di lavoro, ma ha dovuto lasciare il posto lo scorso giovedì a causa delle crescenti critiche nei confronti proprio a causa della sua vicinanza con Bouteflika. Cinquantaquattro anni, Haddad è anche fondatore de Ceo di Etrhb, gruppo operante nel settore edilizio. In più è proprietario della squadra di calcio Usm Algeri e di due emittenti televisive, Dzair News e Dzair TV.
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