(ANSA) – ROMA, 04 FEB – “L’Italia ha tutte carte in regola
per dare il proprio contributo” per un ritorno degli Usa
nell’accordo sul nucleare con l’Iran, che in tal caso tornerebbe
ad applicare tutti i limiti previsti da quell’intesa. Lo ha
detto oggi l’ambasciatore iraniano in Italia, Hamid Bayat,
ricordando che fino al 2018, quando l’amministrazione americana
di Donald Trump decise di uscire dall’accordo e reintrodurre
pesanti sanzioni contro Teheran, l’Italia era il primo partner
commerciale europeo dell’Iran, con un interscambio di 5 miliardi
di euro. “Le nostre aspettative per un ruolo della Ue – ha tuttavia
sottolineato Bayat – si rivolgono prima di tutto ai tre Paesi
europei firmatari dell’accordo, cioè Gran Bretagna, Francia e
Germania, che devono agevolare il ritorno degli Usa nell’intesa,
sforzandosi di mantenere il format così come è, senza
cambiamenti”. Vale a dire senza l’aggiunta di altri Paesi, come
l’Arabia Saudita, e senza che siano incluse altre questioni,
come il programma missilistico iraniano.
“La richiesta iraniana – ha proseguito l’ambasciatore – è che
siano gli Usa a compiere il primo passo, cancellando tutte le
sanzioni. Ciò che consentirà un nostro pieno ritorno agli
impegni previsti. Una richiesta realistica perché sono stati
loro ad abbandonare l’accordo. Sembra che la nuova
amministrazione Biden ci sia un atteggiamento diverso nelle
parole. Fino a questo momento abbiamo visto prese di posizione
politiche. Vedremo se ci sarà anche qualcosa di concreto”.
Infine, Bayat ha escluso che la possibile vittoria nelle
elezioni presidenziali del prossimo giugno in Iran di un
candidato fondamentalista ponga ostacoli alla ripresa
dell’accordo. “I caposaldi della nostra politica estera – ha
osservato il diplomatico – sono stabiliti sotto la supervisione
della Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Quindi ce ci
saranno cambiamenti, saranno minimi. La nostra politica estera
non cambierà. E comunque una ripresa dell’accordo è possibile
anche prima delle elezioni, se gli americani rientrano
nell’intesa”. (ANSA).
Fonte Ansa.it