avvocatoinprimafila il metodo apf

>>>ANSA/Virus fa ancora paura, Apple rinvia ritorno in ufficio

(di Gina Di Meo) (ANSA) – NEW YORK, 20 AGO – La Apple preme ancora il tasto
pausa sul ritorno in ufficio. Secondo quanto riferisce
Bloomberg, l’azienda di Cupertino ha infatti deciso di tenere a
casa i suoi impiegati almeno fino al gennaio del 2022, rinviando
quindi il ritorno che era previsto per ottobre. La decisione è
stata presa per i timori legati all’aumento dei contagi Covid a
causa delle varianti del virus.
    Inizialmente la Apple aveva previsto il ritorno alla
normalità già a settembre, ma poi aveva fatto slittare tutto di
un mese. Ora, soprattutto alla luce dell’aggressività con cui si
diffonde la variante Delta, la drastica decisione di aspettare
fino al prossimo anno. Se il ritorno sarà confermato per quella
data, i dipendenti saranno avvisati un mese prima.
    “Sono consapevole del sentimento di frustrazione per il fatto
che la pandemia non è ancora finita”, ha scritto in una nota ai
dipendenti Deirdre O’Brien, uno dei vicepresidenti di
Cupertino. “Per molti colleghi in tutto il mondo questo è stato
un periodo di grande tragedia e sofferenza. Sappiate che siamo
tutti qui a sostenerci l’un l’altro in questi tempi difficili”,
aggiunge O’Brien.
    Fin dall’inizio della pandemia la Silicon Valley è stata in
prima linea nello spingere sul fronte del lavoro in remoto.
    Twitter e Facebook in particolare sono state tra le prime
aziende tecnologiche a richiedere ai propri impiegati di
lavorare da casa già agli inizi del 2020. Apple invece è stata
l’azienda che ha fatto più resistenza, nel timore di perdere la
sua cultura di lavoro in presenza. Ma lo scorso giugno oltre
1.800 impiegati avevano scritto una lettera a Tim Cook
sostenendo che la presenza forzata avrebbe costretto molti di
essi a lasciare l’azienda.
    Quando agli impiegati sarà chiesto di ritornare, dovranno
lavorare in ufficio almeno tre giorni a settimana – lunedì,
mercoledì e giovedì – mentre ci sarà la possibilità di lavorare
in remoto il mercoledì e il venerdì. Apple inoltre non ha
intenzione di chiudere i propri negozi, e al momento non ha
chiesto obbligo di vaccinazione o di test a differenza di
Google, Facebook, Uber o Lyft. Tuttavia l’azienda è stata
costretta a chiudere uno dei suoi punti vendita in South
Carolina dopo che più di venti impiegati sono risultati
positivi. E’ stato inoltre reintrodotto l’obbligo di mascherina
dopo che era stato abolito lo scorso giugno.
    Apple non è l’unica tra le grandi aziende tecnologiche a
decidere di rinviare il ritorno agli uffici a causa delle
varianti. Lo stesso hanno fanno Amazon, Microsoft, Google,
Facebook e Twitter, quest’ultima è stata costretta a chiudere le
sue sedi di San Francisco e New York neanche dopo due settimane
dalla riapertura. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version