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Assange è accusato di spionaggio dagli Stati Uniti

Dopo l’inchiesta per stupro riaperta in Svezia, adesso Julian Assange è stato messo sotto accusa per spionaggio dal governo degli Stati Uniti. Non deve più quindi rispondere di una “semplice” violazione informatica, ma di un reato ben più grave e che prevede pene molto più alte.

Secondo il New York Times, al fondatore di WikiLeaks vengono contestati 17 nuovi capi d’accusa in relazione alla pubblicazione, avvenuta nel 2010, di documenti classificati del Pentagono sulla guerra in Iraq. Tra questi anche un video di 17 minuti che mostrava l’uccisione di 12 civili in un attacco condotto da due elicotteri militari americani. A maggio del 2010 il soldato Chelsea Manning è stato arrestato con l’accusa di aver divulgato il filmato, assieme ad altri documenti militari. E sempre nel 2010 è partita l’inchiesta per stupro contro Assange recentemente riaperta in Svezia.

COSA SOSTIENE IL DIPARTIMENTO DELLA GIUSTIZIA

L’accusa sostiene che Assange, WikiLeaks e Manning abbiano «condiviso l’obiettivo comune di sovvertire le restrizioni legali alle informazioni classificate» per renderle di pubblico dominio. Sempre secondo il quotidiano, la decisione del Dipartimento di Giustizia di procedere contro Assange ai sensi dell’Espionage Act rivelerebbe una «drammatica escalation dell’amministrazione Trump nel reprimere le fughe di informazioni classificate», e metterebbe «direttamente nel mirino le garanzie che il Primo Emendamento riconosce ai giornalisti».

IL TEMA DELLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE

Infatti, anche se Assange «non è un giornalista convenzionale», secondo il New York Times «molto di quello che fa su WikiLeaks è difficilmente distinguibile dal punto di vista giuridico da ciò che fanno le testate tradizionali: cercare e pubblicare informazioni che i funzionari pubblici vogliono mantenere segrete, comprese questioni che attengono alla sicurezza nazionale, adottando misure per proteggere la riservatezza delle fonti». Attualmente Assange, dopo essere stato “scaricato” dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, è detenuto nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh. Gli Stati Uniti hanno chiesto la sua estradizione e il fondatore di WikiLeaks sta cercando di opporsi.

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