E’ scattata stamane di fronte alla corte londinese di Old Bailey la fase cruciale di merito del processo sulla richiesta d’estradizione negli Usa di Julian Assange. Iniziato a febbraio con le udienze preliminari, e interrotto a causa dall’emergenza coronavirus, il procedimento dovrà stabilire – con un verdetto di primo grado, appellabile, atteso fra 4 settimane – se il cofondatore di WikiLeaks sia destinato a essere consegnato dalle autorità britanniche al grande alleato americano, come lascia prevedere l’atteggiamento mostrato finora dalla giustizia e dai governi del Regno.
L’attivista australiano, inseguito da anni da Washington, è chiamato in causa negli Usa su 18 capi d’imputazione (17 dei quali per spionaggio) per aver diffuso dal 2010, attraverso WikiLeaks e diverse testate internazionali, migliaia e migliaia di documenti riservati militari e diplomatici denunciando – tra le altre cose – crimini di guerra attribuiti ai militari statunitensi in Iraq e Afghanistan. (ANSA).
Fonte Ansa.it