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Bimbo affidato a marine a Kabul consegnato al nonno

(ANSA) – ROMA, 09 GEN – Si è ricongiunto con la famiglia il
piccolo Sohail Ahmadi, il neonato afghano disperso da mesi dopo
essere stato affidato dai genitori a un marine Usa all’aeroporto
Hamid Karzai di Kabul durante il caotico ritiro dall’Afghanistan
della scorsa estate.
    Il piccolo, riferisce Bbc, è stato riconsegnato ieri al nonno,
che ha viaggiato dalla lontana provincia di Badakhshan fino a
Kabul:” Stiamo festeggiando e cantando, sembra una festa di
matrimonio”, ha detto, con il resto della famiglia, ora in Usa,
che ha assistito via video chat.
    In questi mesi, il piccolo è stato con il tassista 29enne
Hamid Safi, che afferma di averlo trovato in aeroporto a Kabul,
abbandonato. Il giovane ha preso con sé il piccolo, portandolo a
casa dalla moglie e i suoi figli. Poi ha pubblicato la foto del
neonato, ‘ribattezzato’ Mohammad Abed, sul proprio profilo
Facebook.
    I coniugi Ahmadi erano all’aeroporto di Kabul il 19 agosto
per cercare di lasciare l’Afghanistan dopo l’arrivo al potere
dei talebani. Travolti dalla calca davanti ai cancelli dell’Abby
Gate, insieme a migliaia di altre persone in attesa di entrare
nello scalo, avevano affidato il loro neonato a un militare
americano nel timore che rimanesse schiacciato dalla folla,
pensando che sarebbero presto arrivati all’ingresso per
riprenderlo con loro. Ma da quel momento del piccolo non avevano
avuto più notizie.
    La coppia è stata poi evacuata con gli altri figli di 17, 9, 6 e
3 anni, giungendo a Fort Bliss, in Texas, dopo un lungo viaggio
con tappe prima in Qatar e poi in Germania. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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