(ANSA) – ROMA, 03 APR – Il bilancio dei morti accertati in
Birmania dall’inizio delle proteste anti golpe è salito a quota
550: lo riporta l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri
politici (Aapp).
Secondo l’organizzazione non profit per la difesa dei diritti
umani basata in Thailandia, nella giornata di ieri sono state
uccise due persone, mentre altre cinque avevano perso la vita
nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate. Finora nel
Paese le forze di sicurezza hanno arrestato 2.751 persone.
Intanto è emerso che oltre 12mila persone sono state
costrette ad abbandonare le proprie abitazioni nei giorni scorsi
in seguito a raid aerei effettuati dall’esercito a fine a marzo
contro una fazione etnica ribelle. Lo stesso gruppo armato, il
Karen National Union (KNU), ha reso noto inoltre che gli
attacchi hanno provocato “numerose vittime” e “la distruzione di
scuole e di villaggi”.
La settimana scorsa il KNU aveva sequestrato una base
militare nello Stato di Karen (sudest) in risposta alla
sanguinosa repressione in corso nel Paese e l’esercito aveva
reagito tra il 27 e il 30 marzo con i raid aerei contro le
roccaforti del gruppo. (ANSA).
Fonte Ansa.it