(ANSA) – YANGON, 27 LUG – La giunta militare al potere in
Birmana ha cancellato i risultati delle elezioni dello scorso
anno vinte dal partito di Aung San Suu Kyi, bollandole come “non
libere ed eque”. Sei mesi fa, con le stesse motivazioni, i
militari hanno deposto il premio Nobel e il governo della Lega
nazionale per la democrazia.
“Hanno tentato di sottrarre il potere a partiti e candidati
abusando delle restrizioni imposte dal Covid-19”, ha affermato
il presidente della commissione Thein Soe, annunciando
l’annullamento dei risultati.
La giunta ha affermato che avrebbe tenuto nuove elezioni
entro due anni, ma ha anche minacciato di sciogliere la Lega di
Suu Kyi, in carcere dal golpe del 1 febbraio e sui cui pendono
diverse accuse. con il rischio di una condanna a oltre un
decennio di detenzione.
Una nuova ondata di Covid ha messo in ginocchio ospedali,
privi di personale medico pro-democrazia. L’economia del Myanmar
dovrebbe ridursi del 18% nel 2021, stima la Banca mondiale.
Sono oltre 900 i morti fino a oggi nella repressione delle
proteste. (ANSA).
Fonte Ansa.it