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Birmania: giunta rilascia 23mila detenuti, non manifestanti

(ANSA) – YANGON, 17 APR – Per il Capodanno buddista, la
giunta militare che ha preso il potere in Birmania con un colpo
di stato lo scorso 1 febbraio, ha concesso un’amnistia generale,
rilasciando 23.000 detenuti comuni, ma senza, a quanto pare,
includere manifestanti e oppositori arrestati in questi mesi di
protesta pro-democrazia. Lo rivela una fonte carceraria birmana,
che ha chiesto l’anonimato.
    L’amnistia, ha detto la fonte, avverrà a partire da oggi
sull’intero territorio nazionale. Dalla sola prigione di Insen,
a Yangon, verranno liberati 800 detenuti. Alcuni gruppi per i
diritti umani temono che il gesto di clemenza sia anche un
pretesto per svuotare le celle per far posto agli oppositori.
    Finora il regime militare ha incarcerato almeno 3.100
oppositori, anche se 900 furono rilasciati in occasione della
festa delle forze armate, durante la quale Il Capodanno buddhista, spesso occasione, anche in passato,
di gesti di clemenza, viene celebrato tradizionalmente in
Birmania con la Festa dell’acqua, nella quale le persone nelle
strade si innaffiano a vicenda, anche per trarne refrigerio
nelle giornate più torride dell’anno.
    Intanto si è saputo che il capo della giunta militare
birmana, gen. Min Aung Hlaing, parteciperà al vertice speciale
dei Paesi dell’Asean, in programma a Giakarta, Indonesia, il 24
aprile: riunione nella quale si discuterà proprio della
situazione dopo il golpe militare. Lo ha confermato il ministero
degli esteri della Thailandia. “Diversi leader hanno confermato
la loro partecipazione, incluso Mah (Min Aung Hlaing) del
Myanmar”, ha dichiarato il portavoce thailandese in un messaggio
alla stampa. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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