avvocatoinprimafila il metodo apf

Birmania: si estende la protesta contro il golpe

BANGKOK – I generali golpisti continuano con gli arresti di dissidenti, ma in Birmania la protesta della popolazione si espande sempre più. Nel giorno in cui è giunta conferma che Aung San Suu Kyi è stata trasferita agli arresti domiciliari e sta bene, migliaia di persone hanno gridato il loro ‘no’ al colpo di stato dopo dieci anni di fragile democrazia, sfidando una giunta che finora si è dimostrata decisa ad andare avanti nonostante le condanne internazionali. A Yangon, la più grande città del Paese, centinaia di studenti e professori dell’università Dagon si sono riuniti in una protesta pacifica all’ateneo, facendo il gesto con le tre dita alzate ormai simbolo della protesta ed esibendo cartelli con i messaggi ‘Rilasciate i nostri leader. Rispettate i nostri voti. Respingiamo il colpo di stato’. Manifestazioni simili si sono tenute in altre università, con le foto rilanciate sui social media, in scia ad altre proteste e sit-in di medici e dipendenti statali nei giorni scorsi. Nonostante il blocco di Facebook ordinato ieri, sugli altri social network il dissenso corre veloce, senza la paura di ripercussioni da parte delle autorità. E nelle strade, si moltiplicano gli automobilisti che suonano il clacson in segno di protesta.

Dopo il blocco di ieri a Facebook, anche l’accesso a Twitter è stato limitato in Myanmar, secondo il gruppo di monitoraggio di Internet NetBlocks.   
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version