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Birmania:ancora proteste e scontri, 14enne ucciso a Mandalay

(ANSA) – ROMA, 23 MAR – C’era anche un ragazzo di appena 14
anni tra le vittime della dura repressione messa in atto ieri
dai militari a Mandalay, in Birmania. Nel Paese proseguono le
proteste ma il giovane, secondo quanto riferiscono alcuni media
asiatici, sarebbe stato ucciso durante una incursione delle
forze di sicurezza all’interno di un complesso residenziale.
    Oggi centinaia di persone si sono unite alla famiglia in una
commossa cerimonia di cremazione per Tun Tun Aung, svolta di
fretta per evitare altre azioni di disturbo da parte del braccio
armato del regime. Secondo i media locali, il ragazzo è stato
colpito al petto quando un folto gruppo di poliziotti e soldati
ha aperto il fuoco sui residenti disarmati, senza che vi fosse
stata alcuna provocazione. Testimoni hanno confermato che al
momento dell’operazione non erano in corso proteste contro il
colpo di Stato, proteste che invece sono scoppiate nella
cittadina dopo la cerimonia funebre Alcuni media riferiscono che nel complesso residenziale le
forze di sicurezza avrebbero ucciso otto persone, anche se non
vi sono conferme ufficiali.
    L’Associazione per l’ assistenza ai prigionieri politici ha
verificato finora più di 250 morti a livello nazionale, ma
afferma che il totale effettivo è probabilmente molto più alto.
    ha poi aggiunto che 2.665 persone sono state arrestate o
incriminate dopo il colpo di Stato, in gran parte ancora
detenute o ricercate. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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