(ANSA) – SARAJEVO, 13 DIC – L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo
ha presentato il programma delle “Giornate del Cinema Italiano
in Bosnia Erzegovina”, tradizionale attesissimo appuntamento
dedicato alla cinematografia italiana, che quest’anno torna
nelle sale di Sarajevo, Banja Luka, Mostar e Tuzla. La rassegna
2021, al via da lunedì’13 dicembre, propone una selezione
rappresentativa della produzione cinematografica italiana,
comprendendo sia autori emergenti, per consentire al pubblico
bosniaco-erzegovese di scoprire promettenti novita’ della scena
artistico-cinematografica italiana, sia registi ed interpreti
più affermati. Le pellicole sono focalizzate su tematiche di
profonda importanza ed attualita’ che caratterizzano la societa’
italiana di oggi. La manifestazione e’ realizzata in
collaborazione con l’Istituto Luce-Cinecitta’.
“Le Giornate del Cinema Italiano – così l’Ambasciatore d’Italia
a Sarajevo, Marco Di Ruzza – costituiscono un appuntamento
centrale della nostra azione di promozione culturale in
Bosnia-Erzegovina, Paese dalla vita culturale florida e
dinamica, protesa verso la sperimentazione e il futuro. Il
pubblico locale evidenzia una naturale predilezione verso la
cultura e l’arte italiane. Grazie al rigoroso rispetto delle
normative in materia di prevenzione del contagio – ha proseguito
l’Ambasciatore – abbiamo deciso di cogliere la sfida del ritorno
in sala della rassegna e siamo orgogliosi di poter contribuire a
un piccolo passo verso il pur lento e difficile ritorno alla
normalità in una delle realtà più vivaci dell’arte
cinematografica balcanica”.
Il programma prevede alcune prime assolute in Bosnia Erzegovina,
aprendosi con il film “Figli” scritto da Mattia Torre e con la
regia di Giuseppe Bonito, che sarà proiettato nella stessa
settimana non solo a Sarajevo, ma anche a Banja Luka, Mostar e
Tuzla. La rassegna proseguirà poi con “Volevo nascondermi” di
Giorgio Diritti (co-sceneggiatura di Fredo Valla), “Predatori”
di Pietro Castellitto, “Non odiare” di Mauro Mancini. La scelta
di quest’anno riflette il tentativo di restituire al pubblico
bosniaco-erzegovese un’immagine più ampia non solo della
cinematografia contemporanea italiana, ma anche di temi (la
solitudine dell’artista incompreso, la contrapposizione a volte
persino macchiettistica tra diversi componenti della società, il
peso di un passato storico tragico di cui è difficile liberarsi)
di carattere universale e particolarmente in linea con le attese
del pubblico locale.
Nell’ambito della rassegna sarà dedicato uno specifico spazio
anche alla produzione documentaristica, a cavallo tra storia
dell’Europa occidentale e dell’Europa balcanica, con la
proiezione del documentario “Bogre” dedicato dal noto maestro
della sceneggiatura Fredo Valla all’eresia bogomila, girato
anche in Bosnia Erzegovina. Un’occasione per riscoprire le
radici comuni della storia del nostro continente, recuperando
dal passato spunti di utile riflessione per il futuro d’Europa.
Le Giornate del Cinema si concluderanno con un epilogo natalizio
in memoria dell’attore romano Gigi Proietti, “Io sono Babbo
Natale” di Edoardo Falcone: una commedia che farà sorridere gli
spettatori pur veicolando un messaggio importante di riscatto
sociale, e al tempo stesso tributando un omaggio ineludibile a
uno dei più grandi commedianti della storia d’Italia (ANSA).
Fonte Ansa.it