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Bosnia: morto generale Divjak, eroico difensore di Sarajevo

(ANSAmed) – SARAJEVO, 09 APR – E’ morto a Sarajevo a 84 anni
Jovan Divjak, il generale serbo-bosniaco che nel 1992 scelse di
difendere Sarajevo durante l’assedio delle milizie serbe di
Ratko Mladic e Radovan Karadzic.
    Ufficiale dell’esercito jugoslavo (Jna) e serbo di nascita, Divjak si schierò con la popolazione di Sarajevo – musulmana,
croata e serba – piuttosto che unirsi all’artiglieria che tenne
sotto assedio la città nei tre anni e mezzo di guerra in Bosnia.
    Vice comandante dell’esercito bosniaco, era stimato dai
residenti come uomo di grande coraggio e dirittura morale.
    Odiato dai serbi che lo consideravano traditore, così come dagli
estremisti di ogni etnia, era uno dei personaggi più amati dalla
gente che per oltre tre anni e mezzo egli aiutò, con il suo
ottimismo e la sua umanità, a sopportare la tragedia.
    Durante la guerra era molto popolare tra i soldati bosniaci
che andava a trovare in prima linea più spesso di altri
comandanti, portando sempre sotto il braccio del pane e una
stecca di sigarette. E per tutto il dopoguerra la gente di
Sarajevo lo fermava per strada per salutare “il nostro
generale”.
    Dopo aver lasciato la carriera militare, Divjak aveva
proseguito il proprio impegno fondando l’associazione “Obrazovanje gradi BiH (“L’istruzione costruisce la Bosnia
Erzegovina”), che assegna, senza distinzione d’identità etnica,
borse di studio ai giovani rimasti orfani e vittime della
guerra. (ANSAmed).
   

Fonte Ansa.it

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