(ANSA) – BRASILIA, 29 AGO – Stretta del Basile sulle
interruzioni di gravidanza in caso di stupro. Il ministero della
Sanità ha emanato nuove restrizioni per poter abortire tra cui
l’obbligo del personale medico di offrire alla donna la
possibilità di vedere l’embrione o il feto attraverso
l’ecografia. La donna che sceglie di abortire dovrà anche “raccontare nei dettagli” cosa è successo e verrà avvertita che
rischia un’azione legale se non riuscirà a dimostrare che è
stata violentata. Inoltre, lo stupro sarà necessariamente
denunciato alla polizia che la donna lo voglia o meno.
Il Brasile, guidato dal presidente di estrema destra, Jair
Bolsonaro, e dove le Chiese cattoliche ed evangeliche
conservatrici sono particolarmente potenti, consente l’aborto
solo in caso di stupro, o di pericolo per la vita della donna o
gravi problemi congeniti del feto. Tuttavia anche queste
eccezioni sono scarsamente accettate dalla destra religiosa.
Le nuove restrizioni sono state emanate dopo le proteste per
il caso di una bambina di 10 anni, presumibilmente violentata
dallo zio, alla quale le autorità del suo Stato natale, Espirito
Santo, hanno negato la possibilità di abortire. Alla fine, la
piccola è volata a Recife dove è stata sottoposta a intervento
mentre davanti all’ospedale si svolgeva una violenta
manifestazione di estrema destra. (ANSA).
Fonte Ansa.it