(ANSA) – LA VALLETTA, 02 MAG – Emergono nuove prove delle
complicità all’interno della polizia maltese di cui ha goduto la
gang che ha ucciso Daphne Caruana Galizia. Secondo quanto
riferito al Times of Malta da fonti vicine agli inquirenti, l’ex
capo dell’unità antiriciclaggio e crimini finanziari della
polizia maltese, Ray Aquilina, tra agosto e settembre del 2019,
è stato visto entrare più volte nell’ ufficio di Johann Cremona,
amico intimo e braccio destro di Yorgen Fenech, il tycoon
arrestato a novembre di quell’anno mentre tentava la fuga in
yacht e poi accusato di essere il mandante dell’omicidio di
Daphne Caruana Galizia.
Cremona, ripetutamente citato dai due pentiti le cui
rivelazioni hanno dato la svolta alle indagini, non solo è socio
negli affari di Fenech ma è sospettato di essere stato il
collegamento tra l’intermediario di morte reo confesso e
graziato, Melvin Theuma, e l’ex capo di gabinetto del governo
Muscat, Keith Schembri.
Le fonti riferiscono che una nuova inchiesta aperta sugli
appoggi di cui hanno goduto per almeno due anni Fenech, Theuma,
gli esecutori materiali (i fratelli Alfred e George Degiorgio
con l’aiuto dell’ora ‘pentito’ Vince Muscat) ed i fornitori
della bomba (i fratelli Adrian e Robert Agius col loro socio
Jamie Vella), ha permesso di raccogliere “intercettazioni
inequivocabili” a supporto della teoria che Aquilina, arrestato
giovedì scorso, abbia fornito soffiate sulle mosse della
polizia. (ANSA).
Fonte Ansa.it