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Chi è Commisso, il miliardario che vuole comprare la Fiorentina

Secondo il New York Times sarebbe a un passo dallacquisto della Fiorentina dai Della Valle. E per farlo avrebbe messo sul tavolo 150 milioni di dollari, circa 135 milioni di euro. Rocco Commisso è un magnate italo-americano la cui fortuna ammonta, secondo Forbes, a 4,5 miliardi di dollari. Fondatore e presidente del colosso di servizi via cavo Mediacom, Commisso è appassionato di calcio fin da ragazzino – tifava Juventus – e nel 2017 ha acquistato la quota di maggioranza dei New York Cosmos salvandoli dal fallimento e diventandone presidente. Non è la prima volta che Commisso mette gli occhi su un club italiano. Nel 2018 aveva cercato di rilevare il Milan, arrivando vicino a un accordo ma la sua offerta pubblica di acquisto – era pronto a versare 415 milioni a Elliott e lasciare il 30% delle azioni e la gestione del Milan in Cina a Mr Li Yonghong – era fallita.

LE MANI USA SUL CALCIO ITALIANO

In caso l’acquisto dei Viola andasse in porto il miliardario italo-americano si aggiungerebbe alla lista di proprietari Usa di club del calcio italiano: il Milan è di proprietà dell’hedge fund della Elliott Management, la Roma è nelle mani di James Pallotta e ci sono gruppi di proprietà legati al Nord America a Bologna, in Serie A ed a Venezia, in Serie B.

L’ARRIVO NEGLI USA E LA BORSA DI STUDIO ALLA COLUMBIA

Commisso è nato a Marina di Gioisa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, che lasciò con la madre e le due sorelle all’età di 12 anni per raggiungere il padre emigrato dopo la guerra in Pennsylvania. La famiglia si trasferì poi a New York, nel Bronx. Dopo aver terminato il liceo, riesce ad aggiudicarsi una borsa di studio alla Columbia University grazie alle sue doti calcistiche. Nel prestigioso ateneo si laureò in Ingegneria industriale nel 1971 e successivamente conseguì anche un master in Economia.

LA SVOLTA CON LA CREAZIONE DI MEDIACOM

Il primo lavoro fu alla Pfizer, poi per 10 anni Commisso si occupò di finanza: prima alla Chase Manhattan Bank poi alla Royal Bank of Canada. Dal 1986 al 1995 è stato vicepresidente esecutivo e direttore di Cablevision. E sempre nel 1995, quasi dal nulla, creò la Mediacom che si occupa di servizi via cavo. Solo cinque anni dopo la società è stata quotata in Borsa a Wall Street.

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