Concluse le elezioni europee nei 28 Paesi membri dell‘Unione, le proiezioni per l’Europarlamento prevedono che al Partito popolare europeo, il centrodestra di Angela Merkel, per intenderci, vadano 179 seggi. Ai socialisti e democratici, invece, ne andrebbero 150. Questo significa che i due principali partiti europei, insieme, non riescono a ottenere la maggioranza dei voti, che su 751 parlamentari europei è fissata a 367 seggi. A questo punto quindi serve allargare la maggioranza al partito arrivato terzo che lungi dall’essere i populisti, come alcune narrazioni sembravano raccontare, sono i liberali dell’Alde che hanno conquistato 105 europarlamentari, anche perché con la Brexit i socialisti perderanno anche il contributo del Labour britannico. Quarti sono arrivati i Verdi che hanno ottenuto 70 seggi, un risultato storico e che potrebbero trasformarli nel quarto popolo della maggioranza. (in realtà i numeri dicono che potrebbero persino entrare in una maggioranza a tre con Ppe e socialisti, anche se si tratta di una soluzione improbabile). I Conservatori Ecr ottengono 58 seggi, mentre l’Enl (o Enf, il gruppo della Lega di Salvini) avrebbe 58 seggi e l‘Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) 56. La Sinistra Gue otterrebbe 38 seggi.
LA PARTITA SUL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE
Se si seguisse il metodo dello spitzenkandidat, cioè quello per cui il candidato del partito più votato diventa presidente della Commissione europea, come avvenuto per Jean Claude Juncker, allora il presdestinato sarebbe il tedesco Manfred Weber, già capogruppo Ppe, oltre che mediatore tra Csu e Cdu. Weber ha dichiarato: «Nessuna cooperazione con gli estremisti di destra e di sinistra». Che tuttavia è una dichiarazione che non spiega niente di più di quello che già si sapeva e cioè che il Ppe non avrebbe potuto formare una maggioranza assieme all’estrema destra. Il bavarese non esclude una alleanza con “Socialisti, Liberali e anche i Verdi”, ammette che il Ppe ha perso dei seggi ma si dice “lieto” che i Popolari siano ancora primi nell’eurocamera. Il problema dunque è cosa chiedono i liberali per entrare in maggioranza? Il leader Alde Guy Verhofsdadt ha chiesto che venga scelto un qualsiasi candidato che raccoglie una solida maggioranza all’interno dell’Europarlamento che vuol dire da una parte che non è detto che sia Weber, dall’altro che potrebbero essere chiamati a sostenerlo anche ai Verdi. E a questo punto tutti i giochi sono aperti anche perché sulla partita delle nomine i capi di Stato e di governo vogliono avere l’ultima parola. Riuscirà il parlamento a resistere e a trovare un accordo?
ALLA LEGA 28 EURODEPUTATI, AL PD 18, AL M5S 15
Considerando solo i partiti italiani, in base alla terza proiezione di Swg La7 con una copertura del 46%, la Lega conquista al Parlamento europeo 28 seggi (erano 5 nelle precedenti elezioni europee). Al Pd ne vanno 18 (contro i precedenti 31) e al M5S 15 (erano 17). Forza Italia ne guadagna 6 (erano 13), Fratelli d’Italia 5 e Svp 1.
Il Network dei Blogger indipendenti seguici su Telegram: https://t.me/joinchat/DFeCiFjylZNeayjVYLDA6A