Con il rilascio di Alessandro Sandrini, rapito al confine tra la Turchia e la Siria tre anni fa, si accorcia la lista degli italiani spariti nel mondo. Dalla cooperante Silvia Romano, rapita in Kenya sei mesi fa, a padre Dall’Oglio, scomparso in Siria nel 2013, sono comunque ancora diversi i connazionali di cui non si hanno tracce da tempo. Ecco i principali casi.
LUCA TACCHETTO
L’architetto padovano sparisce con l’amica canadese Edith Blais in Burkina Faso a metà dicembre 2018. A gennaio nel Paese africano è arrivato un gruppo di agenti della polizia di Stato del Canada per seguire le indagini ma finora non ci sono state novità.
SILVIA ROMANO
Giovanissima volontaria milanese, viene rapita in Kenya da un commando di tre persone il 20 novembre scorso. Nei giorni successivi vengono effettuati arresti e fermi, ma di Silvia non ci sono tracce anche se le forze di sicurezza si dicono certe che sia prigioniera nella contea meridionale di Tana Delta e non sia stata trasferita nella confinante Somalia e venduta ai terroristi islamici al-Shabaab.
RAFFALE E ANTONIO RUSSO E VINCENZO CIMMINO
Il 60enne Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino (25 e 29 anni), scompaiono nello Stato messicano di Jalisco il 31 gennaio 2018. A luglio viene arrestato il capo di un cartello della droga che avrebbe corrotto dei poliziotti per fermare i tre e farseli consegnare. Ma nessun’altra novità.
PAOLO DALL’OGLIO
Sessantaquattrenne gesuita romano con un’esperienza trentennale in Siria per il dialogo tra cristiani e musulmani, scompare il 29 luglio del 2013 a Raqqa: avrebbe dovuto incontrare un emiro locale, nel quartier generale dell’Isis, per facilitare la liberazione di un prigioniero. Da allora, numerose le dichiarazioni di sedicenti testimoni, informatori, disertori di diversi gruppi armati, senza mai alcuna prova che fosse ancora vivo. Negli anni si sono rincorse diverse indiscrezioni sulla sorte del sacerdote, tutte senza riscontro.