(ANSA) – N’DJAMENA, 28 NOV – Almeno 22 persone sono state
uccise nel sud del Ciad, nell’ultimo caso di violenza etnica tra
pastori nomadi e agricoltori sedentari. Lo ha reso noto ieri
sera il ministero delle Comunicazioni del paese dell’Africa
centrale. Il coprifuoco è stato imposto nella regione di Kabbia
dove si sono svolti i combattimenti e 66 persone sono state
arrestate dopo i fatti avvenuti lunedì e martedì scorsi, spiega
il ministro e portavoce del governo Cherif Mahamat Zene. Il
fattore scatenante della violenza è stato il furto di bestiame.
Gli scontri hanno provocato 11 morti su ciascun lato e altri 34
feriti. Diversi villaggi sono stati incendiati, ha aggiunto. Le
tensioni tra agricoltori indigeni stanziali e pastori arabi
nomadi nell’arido Sahel ribolliscono da anni, sfociando
occasionalmente in scontri mortali. La maggior parte delle
violenze segue un copione simile: i pastori, a volte
attraversando il confine dal Sudan, guidano il loro bestiame nei
campi degli agricoltori danneggiando i raccolti e innescando uno
scontro tra le comunità.
Fonte Ansa.it