(ANSA) – ROMA, 10 FEB – Gli ippopotami importati
illegalmente
in Colombia negli anni Ottanta per lo zoo privato dell’ex re dei
narcos Pablo Escobar vivono adesso allo stato selvatico e sono
notevolmente aumentati negli ultimi decenni, tanto da costituire
un serio rischio per la biodiversità: è il grido d’allarme
lanciato da un gruppo di scienziati, secondo cui questi
pachidermi vanno abbattuti prima che spazzino via la flora e la
fauna locale.
Escobar aveva allestito anche un enorme zoo nella sua vasta
tenuta-fortezza – la Hacienda Nápoles, a Doradal, nel
dipartimento di Antioquia – con rinoceronti, elefanti, giraffe,
ippopotami ed altri animali esotici. Quando venne ucciso, nel
1993, molti di questi animali vennero trasferiti o morirono, ma
gli ippopotami vennero abbandonati anche a causa degli elevati
costi e dei problemi logistici legati al loro trasporto.
I vari tentativi del governo di controllarne la popolazione
sono falliti e oggi si stima che solo negli ultimi otto anni il
loro numero sia cresciuto da 35 a 65-80 esemplari. Secondo uno
studio di questi scienziati pubblicato il mese scorso sulla
rivista Biological Conservation, inoltre, potrebbero arrivare a
quota 1.500 entro il 2035.
“Credo che sia una delle più grandi sfide delle specie
invasive nel mondo”, ha commentato Nataly Castelblanco-Martínez,
ecologa dell’Università di Quintana Roo in Messico e autrice
principale dello studio.
Ma l’idea di abbattere gli ippopotami ha già suscitato non
poche critiche da parte della popolazione locale, che li
considera ormai residenti permanenti a tutti gli effetti. Nel
frattempo, la Hacienda Nápoles, con i suoi 3.000 ettari circa, è
stata trasformata in un parco tematico, dove questi animali
circolano liberamente contribuendo così al sostegno economico
della regione generato dal turismo. (ANSA).
Fonte Ansa.it