Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ricevuto il 22 maggio per la prima volta in un incontro a due all’Eliseo il generale libico Khalifa Haftar. Due settimane prima, Macron aveva ricevuto il primo ministro del governo di unità nazionale, Fayez el-Serraj. Obiettivo dell’incontro, si apprende da fonti della presidenza, è stato il rilancio del processo politico in Libia proprio mentre infuriano i combattimenti a Sud di Tripoli fra le truppe di Haftar, che ha sferrato un’offensiva il 4 aprile, e le forze fedeli a Sarraj. Parigi, pur negando ufficialmente, è da tempo indicata come uno dei governi che fornisce sostegno ad Haftar.
«HAFTAR PRONTO A UN PRIMO PASSO PER LA TREGUA»
Haftar ha fatto un’apertura all’Eliseo, dicendosi alla fine del colloquio pronto a fare «un primo passo» verso una pausa delle ostilità sotto l’egida dell’Onu. Haftar non ha però preso impegni precisi su questa sua iniziativa per la ripresa del dialogo, hanno precisato fonti dell’Eliseo. Il generale, secondo quanto si è appreso dalle fonti, ha cominciato il colloquio «molto silenzioso», affermando che al momento «non ci sono le condizioni» per un cessate il fuoco. Ma alla fine dell’incontro «ha riconosciuto che la riapertura di un dialogo politico è necessaria», ed ha ammesso che sarebbe lui a dover fare «il primo passo».