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Corea Nord: vietato ai giovani l’uso dello slang del Sud

(ANSA) – ROMA, 18 LUG – Kim Jong-un insiste nella sua guerra
contro l’influenza straniera: i media di regime, riferisce la
Bbc, hanno chiesto ai ragazzi nordcoreani di non usare lo slang
del Sud. E ci sono stati anche nuovi avvertimenti contro
l’adozione delle mode, delle acconciature e della musica dei
vicini. Il quotidiano Rodong Sinmun ha messo in guardia i millennial
dai pericoli di seguire la cultura pop sudcoreana.
    “La penetrazione ideologica e culturale sotto l’insegna colorata
della borghesia è ancora più pericolosa dei nemici che prendono
le armi”, si legge nell’articolo. Ed a proposito della lingua,
si sottolinea che il coreano basato sul dialetto di Pyongyang è
superiore e che i giovani dovrebbero usarlo correttamente.
    Quindi è bandito ad esempio il termine ‘oppa’, utilizzato da una
donna per chiamare il marito. Che significa ‘fratello maggiore’
ed è spesso utilizzato per riferirsi da un fidanzato.
    L’influenza straniera è vista come una minaccia per il regime
comunista di Kim, che recentemente ha etichettato il K-pop come
un “cancro vizioso” che corrompe i giovani della Corea del Nord.
    Chiunque sia sorpreso con grandi quantità di prodotti tv
provenienti dalla Corea del Sud, dagli Stati Uniti o dal
Giappone ora rischia la pena di morte. Quelli sorpresi a
guardarli 15 anni di carcere.
    Nonostante i rischi, tuttavia, l’influenza straniera
continua a filtrare nel Nord e ci sono reti di contrabbando
altamente sofisticati per portare i prodotti vietati. Alcuni
disertori nordcoreani hanno affermato che guardare i drammi
sudcoreani ha avuto un ruolo nella loro decisione di fuggire.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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