(ANSAmed) – BELGRADO, 19 LUG – Prosegue nei Balcani la forte ripresa dei contagi da coronavirus, dopo un periodo di progressivo calo dei casi che nelle scorse settimane aveva fatto credere in un rapido esaurimento dell’epidemia. Il Paese più colpito nella regione resta la Romania, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 767 contagi e 17 decessi, che hanno portato i totali a 37.458 e 2.026. Nel Paese è stato chiuso uno stabilimento di lavorazione della carne dopo che 93 dipendenti sono risultati positivi al covid-19. Si mantiene alta la curva dei contagi anche in Serbia con 396 nuovi casi nelle 24 ore, per un totale di 20.894. Altri 11 decessi hanno portato a 472 il numero delle vittime. Sono 187 ad oggi i pazienti in terapia intensiva. In Macedonia del Nord nelle 24 ore sono stati 127 i nuovi contagi, con il totale salito a 9.153. Vi sono stati altri otto decessi che portano a 422 il totale dei morti dall’inizio dell’epidemia. In sensibile aumento i contagi anche in Montenegro, che il mese scorso aveva dichiarato la fine dell’epidemia dopo un mese di zero casi e zero contagi. Nelle 24 ore le nuove infezioni sono state 116, due le vittime, che portano a 23 il totale dei morti nella nuova fase epidemica, mentre i casi attivi sono 1.771. Anche in Croazia i casi sono in netto aumento rispetto al mese scorso, 92 nelle ultime 24 ore, per un totale di 4.345, i morti sono stati finora 120. In Slovenia, che era stata anch’essa sul punto di dichiarare la fine dell’epidemia, si è registrato un nuovo decesso dopo oltre un mese e mezzo. I morti sono stati finora 112. Da ieri i positivi sono stati sei, in totale 1.946. I pazienti in ospedale sono 18. La curva dei contagi è in crescita da alcune settimane anche in Kosovo e Bosnia-Erzegovina, Paesi che insieme a Serbia, Montenegro e Macedonia del Nord sono stati inseriti dal ministero della salute nella lista dei Paesi i cui ingressi sono vietati in Italia fino alla fine di luglio. (ANSAmed) (ANSA).