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Covid: Portogallo vieta viaggi all’estero non essenziali

Il Portogallo ha vietato i viaggi all’estero, se non per motivi essenziali, per contrastare la diffusione del Covid-19, che, secondo i calcoli dell’Afp, ha fatto del piccolo Paese di 10 milioni di abitanti il più colpito al mondo in proporzione alla popolazione, con oltre 12.000 morti di coronavirus accertati. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno di Lisbona, che ha specificato le uniche eccezioni ammesse per gli spostamenti oltreconfine: lavoro all’estero, urgenza medica, trasporto di merce o riunione familiare.
    A Elvas, uno dei principali varchi di confine con la Spagna, la polizia ha controllato decine di auto.
    Quanto agli arrivi dai Paesi Ue e Schengen, il Portogallo li ha divisi per Paesi di provenienza in quattro categorie, a seconda dell’incidenza del contagio per ogni 100.000 abitanti: si va dalla Norvegia, dalla quale Lisbona non prevede restrizioni, a quelli intermedi, come l’Italia e la Francia, da cui i passeggeri devono presentare un test negativo al coronavirus entro 72 ore dalla partenza, a quelli come Spagna e Irlanda, per i quali oltre al test negativo è obbligatorio osservare 14 giorni di quarantena. Il Portogallo ha proibito i voli da Brasile e Regno Unito.
   

Fonte Ansa.it

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