(ANSAmed) – ZAGABRIA, 25 AGO – I massimi rappresentanti
delle istituzioni politiche croate e della minoranza serba in
Croazia si sono riuniti oggi, per la prima volta assieme, alla
cerimonia di commemorazione delle vittime serbe del villaggio di
Grubori, nell’entroterra della Dalmazia, uccise a sangue freddo
dalle forze croate esattamente venticinque anni fa.
Alla solenne commemorazione hanno parlato il presidente della
Repubblica, Zoran Milanovic, i leader della comunità serba in
Croazia – il vice-premier Boris Milosevic e il deputato Milorad
Pupovac – ma l’intervento più atteso e importante è stato quello
pronunciato dal ministro per i veterani croati, Tomislav Medved,
generale in pensione e vice-presidente dell’Unione democratica
croata (Hdz), il partito conservatore guidato dal premier Andrej
Plenkovic, al potere a Zagabria in coalizione con i politici
serbi. “Noi tutti soffriamo ancor oggi per le conseguenze della
guerra ed è arrivato il momento di tenderci la mano per il
nostro futuro comune”, ha detto Medved che nella guerra ha perso
un fratello. E ha aggiunto che “la Croazia vuole esprimere il
proprio dolore per tutti i civili uccisi ed è nostro dovere
avere compassione per tutte le vittime innocenti”.
L’eccidio di Grubori, villaggio serbo nei pressi di Knin,
avvenne il 25 agosto del 1995 quando le forze della polizia
speciale croata, due settimane dopo la vittoriosa conclusione
dell’offensiva di Zagabria ‘Tempesta’ che pose fine alla
ribellione dei serbi, uccisero a sangue freddo sei inermi
anziani e diedero fuoco alle loro case. (ANSAmed).
Fonte Ansa.it