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Di Maio, impegno Italia per ripresa sostenibile e digitale

Durante la puntata di Piazza Pulita su La7 pero', il nostro Ministro degli Esteri ha fatto  una parziale marcia indietro. “Sono il primo a dirlo: toni troppi alti

(ANSA) – ROMA, 07 OTT – “Abbiamo tutti gli strumenti per
vincere la sfida della ripresa. Il Piano Nazionale di
Risanamento e Resilienza mira a rivedere il nostro modello di
crescita puntando sulla transizione ecologica, sulla
trasformazione digitale e l’innovazione, e sui giovani”. Lo ha
detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, partecipando al
Festival annuale dello Sviluppo Sostenibile (Asvis).
    Il ministero degli Esteri, ha ricordato di Maio, partecipa
alla V edizione del Festival attraverso l’organizzazione di 44
iniziative promosse da 39 sedi della rete diplomatica italiana.
    “Trasformare le sfide attuali, a partire dalla pandemia, in
un’opportunità per una ripresa più sostenibile, resiliente e in
linea con il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile dell’Agenda 2030: su questo ci siamo focalizzati nei
fori multilaterali che ci hanno visto protagonisti in questo
anno, come Presidenza di turno del G20 e co-presidenza della
COP26 – ha detto Di Maio -. Al centro di questa ripresa abbiamo
posto le Persone, il Pianeta e la Prosperità, riconoscendo
l’interdipendenza di queste tre dimensioni”. Il ministro si è
poi soffermato sui “passaggi salienti” del 2020 e le “traiettorie su cui sarà opportuno lavorare, in una stretta
collaborazione tra Governi e società civile”: la salute, la
sicurezza alimentare e il cambiamento climatico e lo sviluppo
sostenibile. Per quanto riguarda la salute, Di Maio ha ricordato
che “l’Italia ha sostenuto la necessità di una risposta
multilaterale alla pandemia, attraverso l’equo accesso a
strumenti terapeutici, diagnostici e vaccini, sia contribuendo
al rafforzamento dell’architettura sanitaria globale”. Inoltre, “abbiamo sostenuto attivamente l’ACT-Accelerator e il suo
pilastro vaccini, la COVAX Facility, contribuendo per oltre 385
milioni di euro e impegnandoci a donare 45 milioni di dosi di
vaccino, con particolare attenzione alle aree più bisognose,
segnatamente Medio Oriente e Nord Africa, Sahel, Corno d’Africa,
Balcani e Sud-Est Asiatico”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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