In visita alla Fiera CPM Collection Premier Moscow, il Sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto ha incontrato numerosi buyers russi e bielorussi e ha visitato gli stand del vasto padiglione italiano. Fra i circa 50 buyers, alcuni provenivano dalle regioni più lontane della Federazione Russa, sulle sponde del mar del Giappone. Sottolineata dai buyers “la perfetta organizzazione dell’Agenzia ICE di Mosca”, da alcuni mesi affidata alla guida di Francesco Pensabene, “e la rinnovata scelta verso il prodotto italiano, perché sempre al “top”, per design, tecnologia, perché bello e ben fatto”.
Che la moda rappresenti un settore trainante dell’economia italiana lo sottolinea più volte lo stesso Scalfarotto, affermando “che l’Industria Moda (abbigliamento, scarpe e accessori) con i suoi 100 miliardi di fatturato, 600.mila addetti, 66.mila imprese, deve avere –anche per la politica- pari dignità con gli altri settori economici, ancorché meno effimeri, in cui l’Italia si distingue, come ad esempio l’industria pesante”.
Durante il suo incontro con la stampa, Ivan Scalfarotto riferisce del suo “eccellente” incontro a Mosca con il Vice-Ministro dello Sviluppo Economico russo, Timur Maksimov. “Dai colloqui , su argomenti più propriamente “macro”, incentrati sui rapporti economico-commerciali tra i due Paesi”, spiega, “si è passati alla richesta di un sostegno da parte russa alla candidatura di Pier Carlo Padoan alla presidenza della BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), fino ad entrare nel vivo di questioni più propriamente tecniche, come la nuova disciplina sull’etichettatura dei vini, o sulla questione delle sanzioni occidentali e contro-sanzioni russe, sollevando la questione del Parmigiano Reggiano e la possibilità, non contenendo lattosio, di escluderlo dall’elenco dei prodotti sanzionati dal governo russo”.
di Emanuela Chiumeo