Imagoeconomica
2′ di lettura
Parte l’ecobonus per auto e moto e dall’Ancma, giunge un commento positivo a seguito della registrazione alla Corte di Conti del decreto attuativo per l’acquisto di veicoli a due ruote elettrici e auto a basse emissioni.
«Malgrado i ritardi, l’avvio di questa misura – ha dichiarato Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma – è molto importate per il nostro settore: stimiamo infatti che si possa generare un incremento di almeno il 50% dei veicoli elettrici che rientrano nei limiti imposti dal provvedimento».
L’associazione ha però sottolineato che la copertura economica per le due ruote è prevista solo per il 2019. Ancma auspica che si possano trovare le risorse necessarie a rendere più strutturali e duraturi gli incentivi, estendendoli anche ai tricicli, quadricicli e ai motocicli sopra gli 11 kw di potenza.
«Sarebbe un segnale molto apprezzato da parte del Governo. Il mercato delle due ruote in generale – ha aggiunto Dell’Orto – cresce ininterrottamente da cinque anni, in controtendenza rispetto a molti altri ambiti: estendere la potenziale efficacia di questa misura contribuirebbe certamente a sostenere la filiera del made in Italy elettrico e a consolidare la crescita di un mercato ancora di nicchia, ma molto promettente».
Il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa ha dichiarato che «dopo anni di completo disinteresse, il Governo ha deciso di investire in un settore innovativo, dove già oggi la quota di veicoli prodotti in Italia supera di gran lunga il 50% del venduto». «Sono convinto – ha commentato infine Crippa – che i ciclomotori e i motocicli elettrici conquisteranno rapidamente ampie quote di mercato, contribuendo in misura importante alla diminuzione dell’inquinamento locale. Questi veicoli non necessitano di una dotazione infrastrutturale per la ricarica in quanto il chilometraggio medio dell’utilizzo in città, anche molto grandi, è ampiamente coperto dalle attuali capacità delle batterie che, oltretutto, in molti modelli possono essere estratte e ricaricate nella propria abitazione o sul luogo di lavoro».