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Epstein: Scotland Yard pronta a rivedere dossier su Andrea

(ANSA) – LONDRA, 12 AGO – La polizia britannica è pronta a
rivedere il dossier sulle accuse rivolte negli Usa al principe
Andrea, terzogenito della regina, nell’ambito dell’inchiesta sul
giro di sfruttamento di ragazze minorenni messo a suo tempo su
da Jeffrey Epstein, defunto miliardario americano amico di
ricchi e potenti. Lo ha detto a radio Lbc la comandante di
Scotland Yard, Cressida Dick, dopo che la stessa Scotland Yard
aveva in passato escluso elementi di reato a carico del duca di
York.
    Andrea è stato tirato in ballo da una delle vittime di
Epstein – Virginia Giuffre, oggi 38enne – che sostiene d’essere
stata indotta ad avere rapporti sessuali con lui tre volte
quando aveva appena 17 anni. “Ho domandato al mio team di
esaminare di nuovo i documenti” sulla vicenda, ha detto Dick,
assicurando d’essere sempre pronta “a collaborare con le
autorità straniere”. “Risponderemo a ogni richiesta di
assistenza nel quadro di quanto prevede la legge britannica”, ha
aggiunto, sottolineando che “nessuno è al di sopra della legge”,
ma anche che i sospetti rivolti ad Andrea di York sono stati in
passato già approfonditi “due volte”, in cooperazione con gli
inquirenti d’oltreoceano, senza l’individuazione da parte
britannica d’imputazioni di sorta.
    Il caso di Andrea è tornato d’attualità dopo che Virginia
Giuffre – assistita a livello penale dall’avvocata Sigrid
McCawley e a livello civile dal collega David Boies, entrambi
molto critici verso l’atteggiamento del principe, accusato di
aver opposto un “muro di gomma” alla ricerca della verità – ha
avviato a New York questa settimana un’azione legale in piena
regola contro il reale: per ora in sede civile e con la
prospettiva di una pesante richiesta di risarcimento danni.
    Rischi giudiziari (limitati) a parte, per il duca di York e
la dinastia dei Windsor i contraccolpi si prospettano comunque
imbarazzanti. Tanto che, secondo fonti di corte citate oggi dal
Times, l’erede al trono Carlo appare ormai deciso a rendere
definitiva l’esclusione del fratello minore – decisa già l’anno
scorso sull’onda dello scandalo Epstein – da ogni ruolo
ufficiale in seno alla Royal Family. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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