(ANSA) – MADRID, 15 OTT – La lava espulsa dal vulcano in
eruzione sull’isola di La Palma ha coperto sinora 732,5 ettari
di terreno: lo si apprende dagli ultimi dati diffusi dal sistema
europeo Copernicus, risalenti alle 19 di ieri. Si tratta di 52
ettari in più rispetto al rilevamento precedente, effettuato 24
ore prima.
Nelle ultime ore, è stato osservato come le due lingue di
lava che più preoccupano stiano tendendo a “confluire” e
scorrere “verso il mare” invece che verso la località de La
Laguna, già completamente evacuata. Lo rende noto Rubén
Fernández, uno dei responsabili del piano d’emergenza
anti-eruzione. Un lembo di una di queste due colate, ha
aggiunto, punta verso un’altra direzione, ma si spera che non
scorra a fianco di una zona con abitazioni e non la travolga, ha
aggiunto.
In quanto alla qualità dell’aria e possibili implicazioni per
la popolazione, il comitato scientifico che studia l’eruzione
avvisa che nelle prossime ore questa potrebbe peggiorare, il che
potrebbe comportare la necessità di ordinare ad alcuni abitanti
di chiudersi in casa per alcune ore o complicazioni per
l’attività dell’aeroporto di La Palma.
Dopo che stamattina è stata registrata una scossa di
magnitudo 4.5 avvenuta a 36 chilometri di profondità — la più
intensa dall’inizio del processo eruttivo insieme a una
avvertita ieri —, la portavoce del comitato scientifico María
José Blanco ha affermato che in superficie l’attività sismica
legata al vulcano “è quasi inesistente”. Tuttavia, ha aggiunto,
potrebbero esserci “ulteriori scosse avvertite” dalla
popolazione che possono originare “piccole frane in superfici in
pendenza”. (ANSA).
Fonte Ansa.it