(ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Future Education-Italy Expo 2020:
Rethinking education for a world of change” -ripensare
l’educazione per un mondo che cambia- è la prima Digital
Challenge studentesca internazionale del Commissariato per la
partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai in linea con
l’appello di Sua Santità Papa Francesco per il rilancio di un
nuovo Patto Educativo mondiale.
Già inserita nel quadro generale Futures of Education
dell’UNESCO, si tratta di una call to action globale per
incoraggiare centinaia di studenti di tutto il mondo a
riflettere su soluzioni sostenibili e innovative in grado di
ripensare con coraggio e lungimiranza il futuro dell’education
nell’era post-Covid-19. La partecipazione è aperta agli
studenti tra i 16 e i 21 anni: gli ammessi saranno coinvolti in
un percorso di accelerazione progettuale a squadre che li vedrà
all’opera nell’arena digitale per 4 settimane, dal 24 ottobre al
24 novembre. È possibile consultare l’avviso di partecipazione
sul sito https://italyexpo2020.it/en/digital-challenge/. La
scelta dell’educazione, come terreno su cui realizzare un patto
globale, è un argomento prioritario nell’agenda dell’Italia
verso Expo 2020 Dubai e la Digital Challenge internazionale
appena lanciata dal Commissariato Italiano è una prima risposta
coraggiosa all’appello formulato dal Santo Padre il 12 settembre
2019 (che verrà ripreso il 15 ottobre) con cui invita tutti i
rappresentanti della società civile, religiosa, sociale e
culturale ad unire gli sforzi per far nascere una nuova alleanza
educativa. Expo 2020 rappresenterà una piattaforma globale di
istruzione e crescita per centinaia di migliaia di studenti di
tutto il mondo che per sei mesi (1 ottobre 2021-30 marzo 2022)
si confronteranno sui principali temi della cittadinanza
globale, dalle sfide dell’economia mondiale a all’emergenza
climatica, dai nuovi bisogni sociali alle innovazioni culturali.
In questo contesto l’Italia svolgerà un ruolo da capofila nei
programmi di formazione, ospitando nel proprio Padiglione molte
iniziative a carattere laboratoriale che vedranno la
partecipazione attiva, basata sul dialogo interculturale, di
studenti, docenti ed educatori provenienti da tutto il mondo.
(ANSA).
Fonte Ansa.it