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Faida fra medici dietro l’agguato a luminare a Nottingham

 Prende corpo la pista di una faida fra camici bianchi a Nottingham, in Inghilterra centrale, nelle indagini sul feroce agguato compiuto la settimana scorsa contro uno dei più noti chirurghi del Regno Unito, Greame Perks, 65 anni, accoltellato ripetutamente nella sua abitazione. La polizia locale ha infatti arrestato nelle ultime ore un altro medico, il 56enne Jonathan Peter Brooks, sospettato dell’aggressione, mentre Perks resta ricoverato in gravi condizioni: stabilizzato ma non ancora fuori pericolo, secondo l’ultimo bollettino noto.
    Brooks è accusato, oltre che di tentato omicidio, di aver cercato di dare fuoco all’abitazione della vittima, e quindi minacciato di ucciderne anche la moglie. Al momento la Bbc non precisa se gli investigatori privilegino il movente di un rancore professionale o personale. Si sa comunque che l’arrestato aveva lavorato in passato con Perks nel prestigioso Nottingham University Hospital.
    L’attacco era avvenuto giovedì prima dell’alba nella casa della vittima, in un sobborgo residenziale del Nottighamshire, e ha suscitato grande scalpore per la notorietà di Graeme Perks, che ha un curriculum da autentico luminare: già presidente della Società britannica dei chirurghi plastici, ha lavorato e operato durante la carriera in ospedali e centri accademici di Londra, Sheffield, Newcastle e di Melbourne, in Australia, prima di diventare direttore del dipartimento di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva e Grandi Ustionati presso il Nottingham University Hospital. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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