Prima la manifestazione pacifica, poi i soliti scontri fra polizia e black-bloc, con gli agenti che impediscono ai 15.000 manifestanti bloccati a place de la République di incamminarsi lungo il percorso previsto fino a place de l’Opéra. La mobilitazione a Parigi per George Floyd, Adama Traoré e contro le violenze della polizia viene scandita da slogan e scontri. Mentre a Londra si registrava alta tensione tra forze dell’ordine ed estremisti di destra. Anche a Parigi, dove il clima fino ad inizio pomeriggio era piuttosto calmo, il primo momento di tensione si è avuto quando militanti ultras bianchi hanno srotolato uno striscione dal tetto di un palazzo che si affaccia su République: “Giustizia per le vittime del razzismo anti-bianco” c’era scritto e il gesto ha scatenato le reazioni furiose della folla.
La polizia ha subito fermato 12 persone responsabili del gesto provocatorio che, secondo testimoni sul posto, sarebbe stato accompagnato anche da ripetuti insulti antisemiti. A place de la République si sono radunate oltre 15.000 persone, anche se le regole del post-lockdown non consentono ancora assembramenti “di oltre 10 persone”. Soltanto in serata, inspiegabilmente, è arrivata la decisione del Consiglio di stato in base alla quale non fanno più parte degli assembramenti vietati le manifestazioni politiche. Le forze dell’ordine hanno scelto la strategia di non impedire il raduno ma soltanto il suo spostamento lungo i boulevard cittadini, per evitare ulteriori rischi sanitari e al tempo stesso per meglio controllare i disordini.