(ANSA) – PARIGI, 22 MAR – Si è aperto questa mattina a
Versailles (Parigi) il processo nei confronti della filiale
francese del gigante svedese dell’arredamento Ikea, accusato di
aver istituito un sistema di sorveglianza illegale dei suoi
dipendenti, in particolare dei sindacalisti.
In questa vicenda di “spionaggio”, la filiale di Ikea è stata
denunciata come persona morale ed è rappresentata dalla
direttrice generale Karine Havas. Rischia fino a 3,75 milioni di
euro di multa. Sono imputate anche 15 persone fisiche, fra cui
due direttori di magazzini, funzionari di polizia ma anche ex
dirigenti come l’ex presidente Stefan Vanoverbeke e il suo
predecessore Jean-Louis Baillot.
Rivelata dal settimanale satirico Le Canard Enchainé e dal sito
di informazione Mediapart nel 2012, la vicenda ha assunto
spessore giudiziario dopo una denuncia di un sindacato. Ikea
Francia fu comunque obbligata a licenziare 4 suoi responsabili
di primo piano. L’istruttoria ha svelato anche l’esistenza di “un sistema di spionaggio” di impiegati ma anche di candidati
all’assunzione, esteso in tutta la Francia. Centinaia di
persone, fra cui dei sindacalisti, sono stati studiati, è stato
passato al vaglio il loro passato giudiziario o il loro livello
di vita. Le parti civile che si sono costituite finora sono 74,
ma il numero è destinato ad aumentare con l’apertura del
processo.
Per la difesa, l’inchiesta presenta diversi punti deboli.
(ANSA).
Fonte Ansa.it