(Afp)
Juan Guaidò
“In Venezuela oggi non c’è il rischio di una seconda Libia, consiglio al sottosegretario Di Stefano di informarsi. Non c’è questo rischio perché oggi il 90% dei venezuelani vuole il cambiamento”: il presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidò, ha risposto così, in un’intervista al Tg2, ai dubbi sollevati dal sottosegretario agli Esteri pentastellato Manlio Di Stefano che aveva spiegato come l’Italia non intenda riconoscere Guaidò per evitare che il Paese sprofondi in una guerra civile.
Lo stesso, ha aggiunto Guaidò, vale per i membri italiani dell’Europarlamento che “non hanno sostenuto la risoluzione del Parlamento europeo” che ha chiesto all’Ue di riconoscere il presidente ad interim: “Questo denota un po’ di scarsa conoscenza di quello che succede in Venezuela. E’ un fatto importante, spero che gli altri governi la seguano”. Anche l’Italia? “Anche l’Italia puo’ fare molto per il mio Paese. In Venezuela i giorni si contano in vite: in persone assassinate dal regime, uccise dalla fame o lungo il viaggio a piedi fino in Ecuador”.
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it.
Se invece volete rivelare informazioni su questa o altre storie, potete scriverci su Italialeaks, piattaforma progettata per contattare la nostra redazione in modo completamente anonimo.