(ANSA) – TBILISI, 20 NOV – L’ex presidente georgiano Mikheil
Saakashvili ha messo fine oggi ai suoi 50 giorni di sciopero
della fame in stato di detenzione, dopo essere stato trasferito
in un ospedale militare. Lo ha reso noto il suo medico.
“Saakashvili ha ufficialmente interrotto il suo sciopero
della fame, subito dopo essere stato trasferito all’ospedale
militare di Gori”, a circa 90 chilometri a ovest della capitale
Tbilisi, “in condizioni critiche ed è stato ricoverato in
un’unità di terapia intensiva”, ha detto il dottor Nikoloz
Kipshidze.
L’ex presidente georgiano (2004-2013) aveva smesso di
mangiare il 1 ottobre per protestare contro la sua carcerazione
al suo ritorno a Tbilisi dopo anni di esilio in Ucraina. Giovedì
era svenuto durante un incontro con i suoi avvocati. Le autorità
georgiane hanno inizialmente respinto le raccomandazioni dei
medici di ricoverarlo in un istituto civile, prima di cambiare
idea ieri e trasferirlo durante la notte in un ospedale
militare. Migliaia di sostenitori di Saakashvili, 53 anni, sono
scesi in piazza ieri sera nella capitale per chiedere garanzie
di un’adeguata assistenza medica per l’ex presidente del Paese
del Caucaso, attualmente considerato il leader dell’opposizione.
Il ministro della Giustizia, Rati Bregadzé, ha accusato ieri
l’opposizione di “sfruttare la salute di Saakachvili per i suoi
ridicoli fini politici”. Il dottor Guiorgui Grigolia, che
giovedì ha esaminato Saakashvili dopo il suo malore, ha detto
che la sua “vita era in pericolo” e che doveva “essere
trasferito senza indugio in una clinica civile”, citando
problemi cardiaci e neurologici del paziente. (ANSA).
Fonte Ansa.it