Un cyber-furto di massa ‘mette a nudo’ tutta la politica tedesca: dati personali, contatti, numeri di telefono, documenti di partito, chat e carte private di centinaia di politici tedeschi sono stati diffusi illegalmente via Twitter in quello che e’ l’attacco hacker piu’ grave della storia del Paese. Tra le vittime del ‘mega-leak’ figurano anche la cancelliera, Angela Merkel, il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, e politici “di ogni livello”: deputati del Bundestag, dei parlamenti regionali, esponenti dei partiti comunali. Tra i politici piu’ colpiti, il leader dei Verdi, Robert Habeck. Dei principali partiti ne manca solo uno: l’Afd, il movimento dell’ultradestra.
Tra i dati rubati, pubblicati su un account Twitter che si autodefinisce “Security Researching – Artisti, satira e ironia”, anche quelli di personaggi dello spettacolo, tra cui il presentatore e comico tv Jan Boehmermann, il gruppo hip-hop KIZ, il rapper Marteria, e di numerosi giornalisti.
Il gabinetto di crisi della cyber-difesa tedesca, che riunisce l’Ufficio federale per la difesa della Costituzione, gli agenti dell’Ufficio criminale federale ma anche i servizi segreti nazionali del Bnd, e’ entrato in una riunione d’emergenza permanente: gran parte dei dati che via via erano stati diffusi gia’ prima di Natale – ma solo questa mattina se n’e’ accorta, per prima, l’emittente radiofonica Rbb – non sarebbe cancellabile. Colpisce la vastita’ del materiale diffuso: numeri di cellulari, indirizzi e in alcuni casi persino gli estremi di documenti d’identita’, lettere, materiale contabile, chat private persino familiari, dati di carte di credito, corrispondenza interna dei partiti, mailing-list.
Il governo, i cui portavoce si sono presentati in un’affollata conferenza stampa, parla di “un attacco molto, molto serio”. Il governo si e’ affrettato a spiegare che tra i documenti diffusi non vi sarebbero “materiali sensibili”, ma che potrebbero esser stati pubblicati anche dei falsi: al momento e’ molto complicato stabilire, spiegano gli inquirenti, quali dei dati pubblicati siano autentici e quali no. Il governo sta cercando di capire come i dati siano finiti nelle mani di chi ha aperto l’account, che e’ gia’ stato chiuso: non e’ escluso che all’orgine vi sia un ‘buco’ nella rete intranet del Bundestag, visto che sono stati hackerati i dati dei gruppi parlamentari di Cdu-Csu, Spd, Verdi, Linke e Fdp. Un’altra ipotesi e’ quella di qualcuno che abbia accesso quotidiano ai dati, una “talpa” nelle istituzioni. Il materiale e’ stato pubblicato “a puntate” giornaliere su Twitter, ma le autorita’ governative si stanno occupando del caso solo da giovedi’ sera.
Dell’account si sa solo che sarebbe stato gestito da Amburgo. Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, i leak di Angela Merkel riguarderebbero un numero di fax, un indirizzo mail, diverse lettere inviate e ricevute dalla cancelliera. Di Habeck sarebbe stata pubblicata parte della corrispondenza privata, cosi’ come quelle del segretario generale della Spd, Lars Klingbeil, e dell’ex ministro degli Esteri, Sigmar Gabriel. L’allarme nel mondo politico e’ alto. La ministra della Giustizia, la socialdemocratica Katarina Barley, ha detto che i responsabili dell’attacco “vogliono danneggiare la fiducia nella nostra democrazia e nelle sue istituzioni”. La Fdp ha fatto sapere che ha gia’ passate alle vie legali. “E’ un grave attacco alla democrazia e alla nostra coesione sociale”, dice il capogruppo della Linke, Dietmar Bartsch. Di un “tentativo di destabilizzazione” parlano i Verdi, che hanno chiesto un immediato vertice della Commissione Interni e Sicurezza del Bundestag.
Alla fine del 2017 le forze di sicurezza avevano rilevato un caso di hackeraggio in grande stile nei confronti di molti deputati del Bundestag. Tre anni fa gli hacker avevano messo fuori uso per giorni la rete interna del parlamento e ancora oggi e’ mistero sui dati rubati.