Olanda e Gran Bretagna il 23 maggio hanno dato il via alla tornata elettorale che vede coinvolti i 28 paesi membri dell’Ue per le elezioni europee 2019 destinata a concludersi concludersi domenica 26 maggio. E il primo voto su cui sono stati diffusi i dati, quello olandese, sembra a favore del centrosinistra. All’Aja, infatti, i laburisti del PvdA sono accreditati con 5 seggi al Parlamento europeo, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte con 4 segg, mentre il partito populista di destra Forum voor Democratie (FvD) dell’esordiente Thierry Baudet che a marzo aveva conquistato la maggioranza al Senato si deve accontentare di tre seggi, gli stessi che spetterebbero ai Verdi. Solo un seggio al partito di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini.
EXPLOIT SOCIALISTA, TIENE RUTTE, BAUDET RIDIMENSIONATO
A festeggiare, se gli exit poll, dovessero essere confermati, soprattutto Frans Timmermans, attuale vicepresidente della Commissione europea, e candidato olandese alla presidenza Ue per i socialisti. Ma anche il governo del liberale Rutte per il quale il voto ha rappresentato un referendum: il partito del premier con il secondo posto ha tenuto. Mentre chi era stato dato per favorito, l’eccentrico e telegenico Baudet, e il suo Fvd si deve accontentare di tre seggi. Crolla invece il Freedom Party (PVV) di Geert Wilders, che passerebbe da 4 a 1 seggio. Un successo a sorpresa per i laburisti, che salgono nei sondaggi opponendo un vero e proprio sbarramento al fronte euroscettico e anti-migranti. Leader stravagante e anticonformista che ama parlare in latino e postare selfie seminudo su Instagram, Baudet guida una formazione giovane, nata circa due anni fa, che ha di fatto fagocitato Wilders stretto alleato del leader della Lega.
26 SEGGI AL PARLAMENTO UE
Centrale in questo voto – che ha registrato un aumento dell‘affluenza alle urne rispetto al 2014 con il 41,2% dei votanti contro il 37,3% di cinque anni fa – è stato anche il tema della lotta ai cambiamenti climatici che, secondo analisti, ha polarizzato il dibattito relegando in secondo piano le tradizionali divisioni sinistra/destra con i verdi che hanno preso tre seggi. L’Olanda porta al Parlamento Ue 26 seggi.
LA GRAN BRETAGNA AL VOTO ALL’OMBRA DELLA BREXIT
Il 23 maggio si è votato anche nel Regno Unito, ma in Gran Bretagna la legge vieta di diffondere exit poll e risultati prima di domenica 26, almeno all’interno dei confini nazionali. Il 24 maggio sono attese al voto l’Irlanda e la Repubblica Ceca, sabato Lettonia, Malta e Slovacchia. Gli elettori europei sceglieranno i 751europarlamentari (73 per l’Italia, destinati ad aumentare con la Brexit a 76) , un numero che si ridurrà in totale a 705 con l’uscita di Londra dall’Ue che per ora però è stata rinviata.